Note dell'Artista:
Eccovi la favolosa collana di film di Paolo Villaggio. Spero sia di vosto gradimento. Un grazie speciale a maryàm amon per aver elaborato/creato tutte le immagini.
Anno: 1975
Regia: Luciano Salce
Genere: comico, commedia, satirico
TRAMA:
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Il ragionier Ugo Fantozzi è un umile e sfortunato impiegato della Megaditta, servile nei confronti dei suoi superiori e ignorato dai propri colleghi, tanto da essere rimasto murato per sbaglio nei vecchi gabinetti dell'azienda per diciotto giorni senza che nessuno se ne accorgesse. Anche a casa sua le cose non vAnno meglio: sposato con la sfiorita Pina e padre della mostruosa Mariangela, ogni mattina deve far fronte a difficoltà e imprevisti per riuscire a timbrare il cartellino d'entrata.
Durante le sue giornate al lavoro, Fantozzi corteggia da anni una sua collega, la signorina Silvani, e coglie l'occasione al termine del funerale della madre di un dirigente, invitandola a colazione. La risposta affermativa della Silvani fa distrarre Fantozzi al volante, che taglia la strada alla vettura di tre energumeni con cui la donna inizia un diverbio. Durante la rissa che ne segue, in cui i tre pestano brutalmente Fantozzi, il ragioniere incolpa la Silvani, la quale se ne va annullando l'appuntamento.
Al lavoro Fantozzi deve vedersela anche con il ragionier Filini, organizzatore di manifestazioni ricreative, tra cui la tradizionale partita di calcio tra scapoli e ammogliati che si svolge in un campetto di periferia. La "vittima" preferita di Filini è proprio Fantozzi, con il quale ha anche condiviso una tragica gita al lago di Bracciano.
A Natale, i dirigenti della Megaditta si scambiano doni faraonici e regalano ai figli dei dipendenti un panettone e una bottiglia di spumante, a patto che i bambini recitino una poesia di fronte a loro. Quando arriva il turno di Mariangela, la figlia del ragioniere, questa non riceve i regali e viene anzi pesantemente derisa a causa della sua bruttezza; Fantozzi, deluso, entra nella stanza e porta via la bambina.
Fantozzi e Catellani durante la partita a biliardo
A CapodAnno, la famiglia Fantozzi festeggia con i propri colleghi a un veglione organizzato da Filini in un freddo e squallido scantinato. La cena di Fantozzi viene funestata da continui problemi con un maldestro cameriere, e alle 22.30 il direttore d'orchestra, impegnato in un altro veglione, imbroglia i presenti annunciando che mancano tre minuti alla mezzanotte, anticipando così i festeggiamenti. Usciti sotto i botti della mezzanotte reale, gli impiegati si accorgono dell'imbroglio. Nell’euforia generale, da un balcone viene scagliata una vecchia cucina a gas che cade sulla Bianchina di Fantozzi, distruggendola completamente.
Il nuovo direttore dell'ufficio di Fantozzi, l'Onorevole Cavaliere Conte Diego Catellani, è appassionato di biliardo e promuove gli impiegati che perdono contro di lui. Su suggerimento della moglie, Fantozzi decide di apprendere i fondamentali dello sport per migliorare la propria carriera, ma trova un insegnante che lo costringe a diventare un campione. Catellani intanto ha fatto posizionare una statua di sua madre Teresa nell'atrio dell'azienda, dinanzi cui ogni impiegato deve servilmente inchinarsi a ogni passaggio: Fantozzi ci picchia la testa e finisce per insultare la statua davanti al direttore, che lo sfida a biliardo. La partita ha luogo a casa di Catellani alla presenza di sua madre e di tutti i dipendenti della Megaditta, dove Fantozzi, continuamente insultato, compie volutamente un errore dietro l'altro, ma alla vista della moglie in lacrime reagisce, riuscendo a ribaltare il risultato. La reazione del direttore è violenta e per riuscire a fuggire Fantozzi sequestra la madre di Catellani e chiede un riscatto; l'anziana donna però finisce per innamorarsi del suo rapitore e viene abbandonata.
Notando il proprio pessimo profilo fisico, Fantozzi decide di dimagrire, ma dopo una maldestra partita a tennis con Filini in una fredda e nebbiosa mattinata abbandona l'idea dell'attività sportiva. Acquista invece un vestito che lo snellisce e invita la signorina Silvani a cena in un ristorante giapponese, dove però incappa in un equivoco e fa cucinare per errore Pier Ugo, l'amato pechinese della collega.
Il geometra Calboni, scansando Fantozzi, si presenta alla contessina
Per farsi perdonare dalla Silvani, Fantozzi va in vacanza con lei e il geometra Calboni a Courmayeur. A causa del freddo e delle bugie del collega, Fantozzi afferma di essere stato un campione della Nazionale di sci. Conoscente di vista della figlia della contessa Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare, Fantozzi prende parte con gli altri a un ricevimento, dove incontra di nuovo il cameriere pasticcione di CapodAnno che lo fa cadere in un pentolone pieno di polenta. Il giorno successivo tutti vAnno a sciare, arrivando a valle con distacchi minimi; Fantozzi invece, male attrezzato ed equipaggiato, raggiunge il gruppo a tarda sera, dopo aver perso diversi denti e dita della mano. Risvegliatosi più tardi nella topaia affittata per dormire, Fantozzi è costretto a origliare l'amoreggiamento della Silvani con Calboni.
In seguito alla delusione d'amore, Fantozzi chiede e ottiene di farsi trasferire in un altro ufficio, finendo in quello del giovane comunista Folagra, che convince il ragioniere a ribellarsi contro il padrone; Fantozzi si presenta al lavoro lanciando un sasso contro una vetrata dell'azienda: viene quindi costretto a un incontro dal Megadirettore Galattico, temendo addirittura di essere crocifisso in sala mensa come punizione. Invece i due conversano tranquillamente di politica e, al termine della discussione, Fantozzi viene perdonato e premiato con l'ingresso nell'acquario degli impiegati, in cui nuotano i dipendenti più servizievoli, nel ruolo della triglia.
Durante le sue giornate al lavoro, Fantozzi corteggia da anni una sua collega, la signorina Silvani, e coglie l'occasione al termine del funerale della madre di un dirigente, invitandola a colazione. La risposta affermativa della Silvani fa distrarre Fantozzi al volante, che taglia la strada alla vettura di tre energumeni con cui la donna inizia un diverbio. Durante la rissa che ne segue, in cui i tre pestano brutalmente Fantozzi, il ragioniere incolpa la Silvani, la quale se ne va annullando l'appuntamento.
Al lavoro Fantozzi deve vedersela anche con il ragionier Filini, organizzatore di manifestazioni ricreative, tra cui la tradizionale partita di calcio tra scapoli e ammogliati che si svolge in un campetto di periferia. La "vittima" preferita di Filini è proprio Fantozzi, con il quale ha anche condiviso una tragica gita al lago di Bracciano.
A Natale, i dirigenti della Megaditta si scambiano doni faraonici e regalano ai figli dei dipendenti un panettone e una bottiglia di spumante, a patto che i bambini recitino una poesia di fronte a loro. Quando arriva il turno di Mariangela, la figlia del ragioniere, questa non riceve i regali e viene anzi pesantemente derisa a causa della sua bruttezza; Fantozzi, deluso, entra nella stanza e porta via la bambina.
Fantozzi e Catellani durante la partita a biliardo
A CapodAnno, la famiglia Fantozzi festeggia con i propri colleghi a un veglione organizzato da Filini in un freddo e squallido scantinato. La cena di Fantozzi viene funestata da continui problemi con un maldestro cameriere, e alle 22.30 il direttore d'orchestra, impegnato in un altro veglione, imbroglia i presenti annunciando che mancano tre minuti alla mezzanotte, anticipando così i festeggiamenti. Usciti sotto i botti della mezzanotte reale, gli impiegati si accorgono dell'imbroglio. Nell’euforia generale, da un balcone viene scagliata una vecchia cucina a gas che cade sulla Bianchina di Fantozzi, distruggendola completamente.
Il nuovo direttore dell'ufficio di Fantozzi, l'Onorevole Cavaliere Conte Diego Catellani, è appassionato di biliardo e promuove gli impiegati che perdono contro di lui. Su suggerimento della moglie, Fantozzi decide di apprendere i fondamentali dello sport per migliorare la propria carriera, ma trova un insegnante che lo costringe a diventare un campione. Catellani intanto ha fatto posizionare una statua di sua madre Teresa nell'atrio dell'azienda, dinanzi cui ogni impiegato deve servilmente inchinarsi a ogni passaggio: Fantozzi ci picchia la testa e finisce per insultare la statua davanti al direttore, che lo sfida a biliardo. La partita ha luogo a casa di Catellani alla presenza di sua madre e di tutti i dipendenti della Megaditta, dove Fantozzi, continuamente insultato, compie volutamente un errore dietro l'altro, ma alla vista della moglie in lacrime reagisce, riuscendo a ribaltare il risultato. La reazione del direttore è violenta e per riuscire a fuggire Fantozzi sequestra la madre di Catellani e chiede un riscatto; l'anziana donna però finisce per innamorarsi del suo rapitore e viene abbandonata.
Notando il proprio pessimo profilo fisico, Fantozzi decide di dimagrire, ma dopo una maldestra partita a tennis con Filini in una fredda e nebbiosa mattinata abbandona l'idea dell'attività sportiva. Acquista invece un vestito che lo snellisce e invita la signorina Silvani a cena in un ristorante giapponese, dove però incappa in un equivoco e fa cucinare per errore Pier Ugo, l'amato pechinese della collega.
Il geometra Calboni, scansando Fantozzi, si presenta alla contessina
Per farsi perdonare dalla Silvani, Fantozzi va in vacanza con lei e il geometra Calboni a Courmayeur. A causa del freddo e delle bugie del collega, Fantozzi afferma di essere stato un campione della Nazionale di sci. Conoscente di vista della figlia della contessa Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare, Fantozzi prende parte con gli altri a un ricevimento, dove incontra di nuovo il cameriere pasticcione di CapodAnno che lo fa cadere in un pentolone pieno di polenta. Il giorno successivo tutti vAnno a sciare, arrivando a valle con distacchi minimi; Fantozzi invece, male attrezzato ed equipaggiato, raggiunge il gruppo a tarda sera, dopo aver perso diversi denti e dita della mano. Risvegliatosi più tardi nella topaia affittata per dormire, Fantozzi è costretto a origliare l'amoreggiamento della Silvani con Calboni.
In seguito alla delusione d'amore, Fantozzi chiede e ottiene di farsi trasferire in un altro ufficio, finendo in quello del giovane comunista Folagra, che convince il ragioniere a ribellarsi contro il padrone; Fantozzi si presenta al lavoro lanciando un sasso contro una vetrata dell'azienda: viene quindi costretto a un incontro dal Megadirettore Galattico, temendo addirittura di essere crocifisso in sala mensa come punizione. Invece i due conversano tranquillamente di politica e, al termine della discussione, Fantozzi viene perdonato e premiato con l'ingresso nell'acquario degli impiegati, in cui nuotano i dipendenti più servizievoli, nel ruolo della triglia.
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